Forcola – Soazza (CH) admin Agosto 25, 2023
Tappa 4

Forcola – Soazza (CH)

Lunghezza

11.3km

Tempo di percorrenza

5h 00m

Dislivello

+80 m / -1690 m

Difficoltà

T2/T3 – Sentiero escursionistico di montagna fra la Forcola e Pont del Sass
T1 – Sentiero escursionistico fra Pont del Sass e Soazza

La selvaggia e remota Val de la Forcola

Lo storico collegamento della Forcola costituisce la via più breve e diretta fra la Valchiavenna e la Valle Mesolcina. Questo itinerario assunse un’importanza primaria nel XVIII sec. per favorire gli scambi mercantili fra le due valli, che dal punto di vista storico-etnografico condividono la cultura dei grotti e della lavorazione della pietra ollare. Se la discesa della Val de la Forcola consente di riflettere sulle antiche vie di comunicazione pedestri, il percorso sul fondovalle della Mesolcina interseca sentieri, ferrovie dismesse, strade e autostrade e permette di scoprire la storia di quattro grandi frane preistoriche e del complesso di grotti più importante della Svizzera italiana.

Dettagli

Carte

  • CN 1:25’000 1274, Mesocco
  • CN 1:25’000 1294 Grono

Partenza / Arrivo

  • Forcola (2226 m) / Soazza (621 m)

Mezzi pubblici

  • La Forcola è raggiungibile solamente a piedi. Soazza è lungo la linea dell’autopostale B214 Castione, Stazione – Mesocco Stazione, scendendo a Soazza, Staziòn

Lunghezza / Tempi

  • Forcola – Alp de Quarnei: 3.2 km / 1h20
  • Alp de Quarnei – Campagna: 7.0 km / 3h10
  • Campagna – Soazza: 1.2 km / 0h30

Capanne

  • Rifugio Alp de Quarnei (1754 m)
  • Rifugio Alp de Crasteira (1418 m)
  • Rifugio Alpe Forcola (1838, sul lato italiano del passo)

Da non perdere

Forcola (2225 m), Alp de Quarnei (1754 m), Alp de Crasteira (1418 m), Campagna (634 m), Pont del Sass (539 m), Soazza (621 m)

GALLERY

Emozioni ad ogni passo

Forcola

La Forcola (2225 m), dove transitava la mulattiera o “Traversa” citata fin dalla fine del ‘400 e importante arteria commerciale durante il ‘600 e ‘700, talvolta mantenuta praticabile anche in inverno.

Paligneira

Fra Paligneira e l’Alp de Quarnei, scendendo dalla Forcola, a 1989 m si ritrova un ricovero rurale per gli ovini e un rifugio delle guardie di confine, la cui base era l’edificio del 1925 di Soazza.

Alp de Quarnei

La cascina d’alpeggio dell’Alp de Quarnei, oggi adibita a rifugio, e il lungo edificio rurale che fungeva da ricovero per i bovini, secondo un regime di sfruttamento alpestre di tipo consociativo.

Alp de Crasteira

I tipici cumuli di pietre, detti “córva”, dell’Alp de Crasteira, risultanti dall’azione del lavoro comune che era ordinato per ripulire i pascoli degli alpi dai detriti (attività detta “sciarsciná”).

Alp de Crasteira

Prima di affrontare la ripida discesa dall’Alp de Crasteira, si può osservare la storica stazione di partenza del filo a freno che, negli anni 1937–1961, consentiva di scendere i tronchi a valle.

Torrente Giovegna

Dopo i 900 gradini della discesa dall’Alp de Crasteira, si valica il nuovo ponte sul torrente Giovegna che conduce alle passerelle in cemento armato che consentono di uscire dalla Val de la Forcola.

Campagna

Vista da Campagna verso l’alta Valle Mesolcina. In secondo piano, la chiesa di S. Martino a Soazza. Sullo sfondo, i ruderi del Castello di Mesocco, rocca altomedievale ingrandita nell’XI sec.

Pont del Sass

Il Pont del Sass, con le sue tre arcate, è uno dei 28 ponti che erano stati costruiti lungo il tracciato della ferrovia Bellinzona–Mesocco. Vi si risale lambendo la cascata della Val de Posseira.

Pont del Sass

Subito dopo il Pont del Sass, vi è l’imbocco della prima delle tre gallerie che si trovano lungo lo storico tracciato della ferrovia Bellinzona–Mesocco, inaugurata nel 1907 e chiusa nel 1972.

Val de la Forcola

Dal tracciato della ferrovia Bellinzona–Mesocco, oggi percorso dal sentiero escursionistico, è possibile volgere lo sguardo sul conoide di deiezione di Campagna e sull’impervia Val de la Forcola.

Moré

Il tratto finale della via storica di importanza nazionale fra Lostallo e Soazza, che dalla località Moré conduce in paese mediante sette magnifici tornanti acciottolati sostenuti da muri a secco.

San Martin

La suggestiva gradinata che conduce alla chiesa parrocchiale di S. Martino a Soazza, attestata nel 1219 e trasformata nel 1626-39, dove l’occhio attento scoverà i resti di manufatti in pietra ollare.